Una tra le principali caratteristiche dell’attività di Head Hunting è rappresentata dalla nostra corretta comprensione di quanto caratterizza un certo profilo ricercato dall’azienda-committente.

Con un confronto, sia iniziale, sia in ‘corso d’opera’, articolato, ad ampio spettro, sui contenuti professionali-esperienziali, sulle individualità, sui contenuti d’offerta proponibili a candidati di buon-ottimo livello; confronto comprendente una decisa attenzione ai potenziali “contenuti d’attrattività”, dell’azienda, verso candidati potenziali spesso catalogabili (per le tipologie di figure su cui siamo coinvolti), come quelli passivi.

Elementi, tutti, che ci impongono l’attivazione della ricerca tramite contatti, conoscenze, segnalazioni, utilizzo di data base; puntando a quei candidati che “sulla carta” evidenziano un ampio possesso delle caratteristiche proprie del profilo ricercato.

Attraverso la lettura dei CV e delle parallele e/o successive info acquisite, vengono analizzati e valutati i percorsi-esperienze professionali tracciate, la presenza delle principali key words, le attività sviluppate ed i risultati (se presenti).

In questa fase d’approccio, importante, è necessario fissare i punti centrali, irrinunciabili e comunque decisivi per attivare o meno il confronto diretto con un candidato.

  1. LA SETTORIALITÀ (delle esperienze)
    Caratteristica preliminare e pregiudiziale, quasi sempre vincolante. Quasi sempre determinante la provenienza da contesti organizzativi (mercati, prodotti, tecnologie) vicini alla a quelli dell’azienda target, prevalentemente di competitors
  2. RUOLO
    È fondamentale identificare un professionista in possesso di un’adeguata e allineata esperienza con la posizione ricercata, con le relative conoscenze e competenze circa le mansioni, i compiti e le responsabilità ad essa legate.
    D’obbligo, per le nostre valutazioni, una accurata descrizione di sé, nel curriculum, in maniera da agevolare la lettura del recruiter, e la possibilità di essere identificati e contattati per un ruolo di propria attinenza.
  3. COLLOCAZIONE GEOGRAFICA
    Le aziende sono orientate a candidati collocati a distanze contenute rispetto alla sede di lavoro, sostanzialmente per:
    • assicurarsi una conoscenza approfondita del contesto geografico di lavoro, ai fini della stessa attività lavorativa;
    • evitare o agevolare eventuali problemi di trasferimento.

    Altresì importanti, ma da considerare in successione, le competenze trasversali e relazionali. Le stesse vengono sì analizzate ed approfondite durante il colloquio, ma sappiamo che il loro riscontro effettivo avverrà nel medio o lungo termine.

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